Frasiarzianti's Blog

Le frasi più belle tratte dai libri letti

Archivio per il tag “dieci comandamenti”

Il libro del deuteronomio – La Bibbia

“In quel tempo prendemmo tutte le sue città, le quali furono votate allo sterminio coi loro abitanti, uomini, donne e bambini: non lasciammo nessuno in vita” (2,34)

“(Dio a Mosè) Poichè tu non passerai questo Giordano” (3,27)

“Poichè il Signore Iddio tuo è un fuoco divoratore, un Dio geloso” (4,24)

“Il Signore vi disperderà tra i popoli e non resterete che un piccolo numero fra le genti in mezzo alle quali il Signore vi avrà condotto” (4,27)

“Non avere altri dei nel mio cospetto” (5,7)

“Non pronunziare il nome del Signore, Iddio tuo, invano, perchè il Signore non riterrrà senza colpa chi avrà proferito il suo nome senza ragione” (5,11)

“Osserva il giorno del riposo e santificalo” (5,12)

“Onora tuo padre e tua madre…Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non dire falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo e non bramare nè la casa, nè il campo, nè lo schiavo, nè la schiava…(5,16)

“Il Signore vi ha amati e vi ha scelti, non perchè eravate un popolo più numeroso di tutti gli altri, anzi siete il più piccolo; ma è per l’amore che vi porta e per mantenere il giuramento fatto ai vostri padri, che il Signore vi ha liberati con grande potenza e vi ha redenti dalla casa di schiavitù, dal potere di faraone, re d’Egitto” (7,7)

“Poi ti ha nutrito di manna, che tu e i tuoi padri non avevate mai conosciuto, per insegnarti che non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni comando che procede dalla bocca del Signore” (8,3)

“Sappi dunque che il Signore Iddio tuo non ti dà il possesso di questo buon paese per la tua retta condotta; tu infatti, sei un popolo di dura cervice” (9,6)

“Siete stai ribelli al Signore dal giorno in cui vi ho conosciuti” (9,24)

“Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà sarà vostro, i vostri confini si estenderanno dal deserto fino al Libano, dal fiume Eufrate fino al mediterraneo” (11,24)

“Ma guardati bene dal mangiare il sangue perchè il sangue è la vita, e tu non devi mangiare la vita con la carne. Tu dunque non lo mangerai, ma lo spargerai per terra come l’acqua” (12,23)

“Il Signore Iddio tuo ti benedirà come ti ha promesso, e tu presterai a molte genti e non prenderai in prestito; signoreggerai su molte genti ed esse signoreggeranno su di te” (15,6)

“I bisognosi purtroppo non mancheranno mai nel paese, perciò io ti do questo comandamento: apri con generosità la tua mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra”  (15,11)

“Queste nazioni che vai a spodestare ascoltavano pronosticatori e indovini, ma a te, il Signore, Iddio tuo, non ha dato queste cose. Egli invece susciterà un profeta, come me, dall’intimo tuo, di mezzo ai tuoi fratelli: questo dovrete ascoltare, come appunto tu chiedesti al Signore, Iddio tuo, in oreb, nel giorno dell’assemblea dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, Iddio mio, e non veda più questo gran fuoco, perchè non abbia a morire” (18,14)

“Non pervertire il diritto, non guardare in faccia alle persone, non accettare donativi; perchè i regali accecano gli occhi dei savi e compromettono la causa dei giusti” (16,19)

“Il tuo occhio non si muova a compassione: vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede” (19,21)

“Esigi invece l’interesse dallo straniero, ma non dal tuo fratello” (23,21)

“Non si facciano morire i padri per colpa dei figli, nè si mettano a morte i figli per causa dei padri: ciascuno sia fatto morire per il proprio peccato” (24,16)

“Non aver nel tuo sacchetto due pesi, l’uno grande e l’altro piccolo. Non aver in casa due misure, una più grande e una più piccola. Tieni pesi esatti e giusti, come pure misure esatte e giuste, affinchè tu abbia lunga vita nella terra che il Signore Iddio tuo sta per darti” (25,13)

“Un popolo che tu non hai mai conosciuto, mangerà il raccolto della tua terra e il frutto delle tue fatiche, mentre tu sarai oppresso e maltrattato tutti i giorni, tanto che diventerai pazzo per le cose che vedrai con gli occhi tuoi” (28,33)

“Il Signore farà muovere contro di te un popolo di lontano, dagli estremi confini della terra, veloce come aquila che si avventa, una nazione della quale non intenderai la lingua, gente dalla faccia feroce, che non avrà riguardo al vecchio, nè pietà del fanciullo. Essi mangeranno il frutto del tuo bestiame e quello della tua terra, fino ad annientarti, e non ti lasceranno nulla, nè frumento nè vino, nè olio, nè i vitelli delle tue mucche, nè gli agnelli delle tue pecore, finchè non t’abbiano fatto perire. Questo popolo ti assedierà in tutte le tue città, fino a che le tue mura più alte e forti, nelle quali avevi riposto la tua fiducia, siano crollate in tutto il paese che il Signore, iddio tuo, ti avrà dato” (28,49)

“Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, scritta in questo libro, se non temi questo nome glorioso e tremendo di jahvè, tuo Dio, il Signore colpirà te e la tua posterità con mali straordinari, con flagelli grandi e duraturi, con malattie gravi e ostinate” (28,58)

“Guarda, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Se tu ascolti gli ordini del Signore, Iddio tuo, che io oggi ti prescrivo, amando il Signore, tuo Dio, camminando nelle sue vie, osservando i suoi Comandamenti, le sue leggi e i suoi precetti, allora tu vivrai e ti moltiplicgerai e il Signore, Iddio tuo, ti benedirà nel paese, dove tu stai per entrare a prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro, e non vuoi obbedire e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dei e servir loro, io vi dichiaro oggi formalmente che voi perirete, e non vivrete a lungo nella terra, in cui entrate per possederla, passando il Giordano” (30,15)

“Un cumulo di mali e di sventure li assalirà per divorarli, tanto che in quel giorno il popolo dirà: Se mi hanno colpito questi mali, non è forse perchè il mio Dio non è più in mezzo a me? Si, Io in quel giorno nasconderò del tutto la mia faccia, a causa del tanto male che egli avrà fatto, perchè si è rivolto ad altri dei” (31,17)

“E il Signore ordinò a Giosuè, figlio di Nun: Sii forte e coraggioso, perchè tu sei colui che introdurrà i figli d’Israele nella terra che ho loro giurato: Io sarò con te.” (31,23)

“Egli è la rocca, perfetto è il suo operare, tutte le sue vie sono giustissime; un Dio fedele e senza iniquità, giusto e retto” (32,4)

“Così ripaghi il Signore, o popolo stolto e insensato? Non è forse Dio il tuo padre, che t’ha procreato, t’ha fatto e per cui tu sussisti?” (32,6)

“Riconoscete almeno ora che Io, Io sono Dio, e nessun altro è Dio con me! Son Io che faccio morire e risuscito, son Io che ferisco e risano, e non c’è chi possa liberare dal mio potere” (32,39)

“Non è mai più sorto in israele un profeta pari a Mosè, che abbia trattato con il Signore faccia a faccia, o che abbia compiuto la quantità di prodigi o di miracoli, come Dio gli comandò sul paese d’Egitto, contro faraone, contro tutti i suoi serve e contro tutto il suo paese; o per tutte le sue potenti gesta e i suoi tanti terribili prodigi che egli operò agli occhi di tutto Israele” (34,10)

Il libro dell’Esodo – La Bibbia

“E poichè quelle levatrici avevano temuto Iddio, egli benedisse la loro casa”

“Or, quando il bambino fu cresciuto, lo portò alla figlia di faraone che lo tenne come un figliolo e gli mise nome Mosè, perchè disse: Io l’ho tratto dalle acque.” (2,10)

“Iddio udì i loro gemiti e si ricordò del suo patto con Abramo, con Isacco e con Giacobbe. Sicchè riguardò ai figli d’Israele e se ne prese cura” (2,24)

“L’angelo del Signore gli si manifestò in una fiamma di fuoco, in mezzo a un roveto” (3,2)

“Iddio rispose a Mosè: Io sono colui che sono” (3,14)

“Io so che il re d’Egitto non vi lascerà andare, se non costretto da una mano potente. Ma io stenderò la mia mano e percuoterò l’Egitto con tutti i miei portenti che compirò in mezzo al paese, dopo di che vi lascerà partire” (3,19)

“Tu dirai allora a Faraone: Così dice il Signore: Israele è mio figlio, il mio primogenito. Or io ti dico: lascia partire il mio figlio, perchè mi serva; se tu ricusi di lasciarlo partire, ecco io ucciderò il tuo figlio, il tuo primogenito” (4,22)

“Poi di nuovo Iddio parlò a Mosè e gli disse: Io sono Jahvè, e apparvi ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, come Iddio onnipotente; ma non mi sono fatto conoscere da loro con il mio nome di Jahvè. ora, come io feci il mio patto con loro e stabilii di dare ad essi la terra di Canaan, terra delle loro peregrinazioni, in cui hanno dimorato come forestieri, così ho pure udito i gemiti dei figli d’Israele, che gli Egiziani tengono in schiavitù e mi son ricordato del mio patto. Perciò dì ai figli d’Israele: Io sono Jahvè, io vi libererò dai gravosi pesi degli Egiziani e dalla loro schiavitù e vi riscatterò con irresistibile potenza e con grandi castighi. Poi vi prenderò per mio popolo e sarò il vostro Dio e voi conoscerete che Io sono il Signore,Iddio vostro che vi sottraggo ai duri pesi degli Egiziani. infine vi condurrò nella terra che ho promesso con giuramento di dare ad Abramo, ad Isacco e a giacobbe, terra che io vi darò in possesso ereditario. Io sono il Signore!” (6,2)

“Allora i maghi dissero a faraone: qui c’è il dito di Dio” (8,15)

“Allora il Signore disse a Mosè: Va da Faraone , poichè io ho indurito il suo cuore e quello dei suoi servi, per compiere i miei prodigi in mezzo a loro, affinchè tu racconti ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli quello che ho fatto in Egitto e i prodigi che ho compiuto in mezzo a essi, e voi sappiate che io sono il Signore”(10,1)

“Lo mangerete in questa maniera: avrete i fianchi cinti, i calzari ai piedi, il bastone in mano: mangiatelo in fretta, è il Passaggio del Signore. In quella notte io passerò per l’Egitto e percuoterò ogni primogenito del paese, sia degli uomini che degli animali, e farò giustizia di tutti gli dei dell’Egitto. Io sono Signore” (12,11)

“Quel giorno sarà per voi memorabile, voi lo celebrerete come festa in onore del Signore; e per tutte le vostre generazioni voi lo festeggerete come legge perpetua” (12,14)

“Non mangerete pane lievitato; ma in qualunque luogo dimorerete mangerete pani azzimi” (12,20)

“Mosè convocò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: procuratevi un agnello per le vostre famiglie e immolate la Pasqua” (12,21)

“e se i vostri figli vi domanderanno: che cosa significa per voi questo rito, voi risponderete: è il sacrificio della Pasqua del Signore, quando egli passò risparmiando le case dei figli d’Israele, in Egitto, mentre percosse gli Egiziani e salvò le case nostre”(12,26)

“E il Signore li precedeva: di giorno, in colonna di nube per guidarli nel cammino; di notte, in colonna di fuoco per far loro luce affinchè potessero camminare di giorno e di notte; non rimosse mai dal cospetto del popolo la colonna della nube di giorno, nè la colonna del fuoco di notte” (13,21)

“Mosè stese la sua mano sul mare, e il Signore con un forte vento orientale fece ritirare il mare tutta la notte, rendendolo asciutto; e le acque rimasero divise. Allora i figli d’Israele entrarono in mezzo al amre all’asciutto, e le acque furono per loro come un muro a destra e a sinistra” (14,21)

“Io canterò al Signore, poichè in modo grandioso si è glorificato: cavalli e cavalieri ha travolto nel mare. Mia forza e mio cantico è il Signore. A lui devo la mia salvezza. Questo è il mio Dio: io lo glorificherò; il Dio di mio padre: io lo esalterò. Il Signore è prode in guerra: Jahvè è il suo nome” (15,1)

“I carri di faraone e l’esercito suo travolse in mare; il fiore dei suoi guerrieri fu sommerso nel Mar Rosso. Gli abissi li ricoprirono; andarono a fondo come pietra. La tua destra, o Signore, è magnifica nella potenza, la tua destra, o Signore, spezza il nemico. Nella grandezza della tua maestà rovesciasti i tuoi avversari, desti corso alla tua ira , e li divorò come paglia. Al soffio delle tue nari si ammassarono le acque; s’innalzarono come dighe, stettero immobili le acque del mare diviso” (15,4)

“Il Signore disse a Mosè: Ecco, io vi farò piovere pane dal cielo” (16,4)

“Ecco l’ordine del Signore: Domani è il giorno di riposo, il sabato sacro al Signore” (16,23)

“E il popolo d’Israele dette il nome di manna a quel cibo, che era somigliante al seme di coriandolo, bianco di colore, e il suo sapore come di focaccia fatta col miele” (16,31)

“E Dio pronunciò tutte queste parole: Io sono il Signore, Iddio tuo, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avrai altro Dio fuori che me. Non ti fare nessuna scultura, nè immagine delle cose che splendono su nel cielo, o sono sulla terra, o nelle acque sotto la terra. Non adorare tali cose nè servir loro, perchè io, il Signore Iddio tuo, sono un Dio geloso, che punisco l’iniquità dei padri nei figli fino alla terza o quarta generazione di coloro che mi odiano; ma uso clemenza fino alla millesima generazione verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti” (20,1)

“Non nominare il nome del Signore , Iddio tuo, invano, poichè il Signore non riterrà innocente chi proferisce invano il suo nome. Ricordati del giorno di riposo, per santificarlo” (20,7)

“Onora tuo padre e tua madre, affinchè siano prolungati i tuoi giorni sopra la terra, che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non dir falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la donna del tuo prossimo, nè il suo servo, nè la sua serva, nè il suo bue o il suo asino, nè cosa alcuna che sia del tuo prossimo” (20,12)

“Se presti del denaro a qualcuno del mio popolo, al povero che ti è vicino, non essere con lui un usuraio, esigendone l’interesse” (22,24)

“Per sei giorni attenderai al tuo lavoro, ma il settimo ti riposerai” (23,12)

“E io porrò i tuoi confini dal Mar Rosso al Mare dei Filistei, dal deserto al fiume Eufrate; io darò nelle vostre mani gli abitanti del paese, e tu li scaccerai dinanzi a te. Non li lasciar abitare nel tuo paese, perchè non t’inducano a peccare contro di me.” (23,31)

“E la gloria del Signore si manifestò in forma di fuoco divorante, sulla vetta del monte, alla vista dei figli d’Israele” (24,17)

“Farai poi un candelabro d’oro puro. La sua base e il suo fusto saranno lavorati al martello; i calici, i boccioli, i fiori faranno corpo con esso. Abbia sei bracci che escano dai lati, tre da un lato e tre dall’altro” (25,31)

“E abiterò in mezzo ai figli di israele, e sarò il loro Dio. Ed essi riconoscoeranno che io sono il Signore, Iddio loro, che li ho tratti fuori dall’Egitto, per abitare in mezzo a loro.: Io, il Signore, il loro Cio” (29,45)

“Poi il Signore disse a Mosè: Parla ai figli d’Israele e dì loro: osservate i miei sabati; perchè il sabato è un segno tra me e voi, valevole per la vostra posterità, affinchè si riconosca che io sono il Signore, che vi santifico. Osservate dunque il sabato, pochè è sacro per voi; chi lo profana, dovrà essere condannato a morte; perchè chiunque farà qualcosiasi lavoro, in quel giorno, sarà reciso di mezzo al suo popolo. Si lavori durante sei giorni, ma il settimo giorno è giorno di riposo consacrato al Signore: chiunque lavorerà in giorno di sabato, sia messo a morte” (31,12)

“Il signore disse ancora a Mosè: Io vedo bene che questa moltitudine è un popolo di dura cervice. or dunque, lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li consumi, poi io farò di te una grande nazione” (32,9)

“Non s’accenda l’ira del Signore, tu sai quanto questo popolo sia inclinato al male” (32,27)

“Ma tu non puoi vedere la mia faccia perchè un uomo non può vedere me e restar vivo” (33,20)

“Demolite i loro altari; spezzate i loro cippi, tagliate i loro boschetti sacri. Tu non devi adorare altro Dio, perchè Geloso è il nome del Signore: egli è un Dio geloso” (34,13)

“Non si conservi per il giorno dopo la vittima della festa di pasqua” (34,25)

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