Frasiarzianti's Blog

Le frasi più belle tratte dai libri letti

Archivio per la categoria “Letteratura inglese, 37 libri”

Il piccolo lord – Frances Burnett

“Il piccolo Cedric sapeva ben poco del suo babbo; nessuno gliene aveva mai parlato; la mamma gli aveva detto soltanto che era inglese.”

“Sebbene piccino egli capì allora che il suo babbo così bello, giovane e forte non sarebbe ritornato mai più, che era morto, come aveva sentito dire di altre persone, senza però comprendere esattamente ciò che fosse questa strana cosa che portava con sé tanta tristezza.”

“E’ avvenuto un gran cambiamento nella vita di suo figlio che, col tempo, avrà nelle mani un grande potere.”

“Allora il Conte alzò la testa: Cedric vide un vecchio alto e imponente, dai capelli e dalle sopracciglia bianche e irsute, dal naso aquilino fra gli occhi infossati e superbi. Ed il Conte, a sua volta, vide una deliziosa figurina di bimbo, vestita di velluto nero con un largo goletto di trina bianca, e con i riccioli biondi che incorniciavano la gentile bella faccina dagli occhi candidi, i quali si fissavano nei suoi con un’espressione affettuosa.”

“Nessuna cosa al mondo è forte come un cuore amoroso e gentile, e questo cuore gentile, sebbene fosse quello di un fanciullo, sembrava aver rischiarata l’atmosfera pesante della grande stanza severa, irradiandovi una nuova luce.”

“Levatevi il berretto, Fauntleroy, perché salutano voi.”

“Oh Cedric mio! io vorrei saper molto per insegnarti tante cose utili e care! Ma ti dico soltanto: Sii buono, coraggioso e sincero e non far soffrire volontariamente nessuno nella tua vita; se puoi, aiuta tutti, in modo che questo grande mondo diventi un poco migliore anche per opera del mio bambino. La cosa più grande è proprio questa, Cedric mio: che il mondo possa essere un poco, anche un pochino soltanto, migliore per merito di ciascuno di noi.”

“In fono la cosa era semplicissima: il piccino aveva vissuto presso un cuore amoroso e gentile, gli avevano insegnato a pensare sempre cose belle e ad occuparsi prima degli altri che di se stesso. Pare una piccola cosa, ed è la più importante di tutte. Nulla egli sapeva di conti e castelli, ignorava le ricchezze e gli splendori, ma tutti lo amavano perché era ingenuo ed amoroso. Essere così è come essere nati re.”

Vivi e lascia morire – Ian Fleming

“Vi sono momenti di splendore nella vita di un agente segreto.”

“La visione magnifica di New York avanzava rapida verso di loro finché non la raggiunsero e s’inoltrarono fra le radici di quella giungla di cemento armato affollata, schiamazzante in cui stagnava greve l’odore penetrante della benzina.”

“Si avvicinò allo scaffale e preparò un Martini.”

“La paura del Voodoo e del sovrannaturale era ancora così profondamente e primitivamente radicata nel subcosciente del negro!”

“Non era la prima volta che Bond sentiva i brividi corrergli per la schiena pensando alla gelida e smisurata potenza della macchina sovietica, e alla paura della morte e della tortura che la faceva muovere e il cui supremo motore era SMERSH: SMERSH, il sussurro della morte…”

“Nel mio lavoro – disse – quanto mi trovo tra i piedi un uomo come questo, adotto un altro motto: Vivi e lascia morire.”

“Leiter ordinò dei Martini semidry con una fettina di limone. La mistura doveva essere di gin House of Lords e Martini Rossi.”

“Il locale era vasto, ma era saturo di una vera folla. V’erano circa cinquanta tavoli e i clienti vi stavano stipati come olive nere n una giara. Faceva caldo e l’aria era pesante di fumo e del dolciastro cadaverico fetore di duecento corpi di negri.”

“Ho saputo dai miei amici che occupate un posto piuttosto in alto nel Servizio. Voi avete un numero che inizia con un doppio zero, mi pare 007, se ben ricordo. Questo doppio zero significa, a quanto mi è stato detto, che voi avete ammazzato un uomo durante una delle vostre missioni.”

“A Bond piacevano le macchine veloci e gli piaceva guidarle. Le macchine americane non gli andavano, in genere. Mancavano assolutamente di personalità e di quella espressione individualistica artigiana che è evidenti in ogni vettura europea.”

“Bond guardò la bottiglia di whisky, poi si decisa e se ne versò un mezzo bicchiere sopra tre cubetti di ghiaccio. Trasse di tasca la scatoletta delle pastiglie di benzedrina e ne fece scivolare una fra i denti.”

Casinò Royal – Ian Fleming

“Alle tre del mattino, l’odore di un casinò – sentore di fumo e di traspirazione – divenuta nauseante. Poi, la tensione provocata dal gioco d’azzardo – un misto di avidità, di paura e di logorio nervoso – si fa insopportabile; i sensi si risvegliano e si ribellano.”

“Miss Moneypenny avrebbe potuto essere graziosa, se non avesse avuto quello sguardo freddo, fermo e ironico.”

“La macchina di Bond costituiva l’unico suo hobby personale. L’aveva comprata quasi nuova nel 1933. Era una delle ultime Bentley da 4 litri e mezzo, fornita di compressore Amherst Villiers.”

“A Bond piaceva il gioco. Gli piaceva lo schiocco secco delle carte, il dramma muto e continuo dei profili impassibili seduti attorno al tappeto verde, gli agi solidi e raffinati dei circoli e dei casinò, i braccioli ben imbottiti delle poltrone, il bicchiere di champagne o di whisky a portata di mano, la solerzia compassata dei camerieri. Lo divertiva l’imparzialità della pallina della roulette e delle carte, e la loro eterna estrosità.”

“Un momento. Tre dosi di Gordin, una di vodka, mezza di China Lillet. Versate nello shaker, agitate col ghiaccio e poi aggiungete un bel po’ di scorza di limone. Capito?”

“Bond corrugò le sopracciglia: Non è molto difficile diventare un Doppio Zero, quando si è disposti a uccidere – disse. E’ questo il significato della sigla, e non c’è molto da esserne fieri.”

“Bond accese una sigaretta e si appoggiò più comodamente allo schienale della poltroncina. Il grosso gioco era cominciato, e gli stessi gesti e le stesse formule si sarebbero ripetute finché tutti i giocatori non avessero ceduto. Allora le carte enigmatiche sarebbero state bruciate e un telo sarebbe stato disteso sul tavolo verde; il campo di battaglia di panno verde si sarebbe dissetato bevendo il sangue delle sue vittime fino all’ultima goccia.”

“Le due carte avanzavano verso lui sul mare del tappeto verde.”

“Era un nove, un magnifico nove di cuori, la carta che le zingare cartomanti chiamano simbolicamente: un sospiro d’amore, un sospiro d’odio. La carta che, per Bond, significava una vittoria certa.”

“Chiese il conto e bevve un ultimo bicchiere di champagne: aveva lo stesso sapore amaro che ha spesso il primo bicchiere.”

“Bond chiuse gli occhi e attese il dolore. Sapeva che, nella tortura, il momento peggiore è quello iniziale. E’ come l’agonia. Un crescendo che sale fino al massimo della sopportazione, poi i nervi diventano ottusi e reagiscono sempre meno, fino all’incoscienza che precede la morte.”

“La storia cammina in fretta, ai giorni d’oggi. Gli eroi e i cattivi continuano a scambiarsi le parti.”

TransAtlantico – Colum McCann

“Il cottage sorgeva sulla riva del lago. Lei sentiva il vento e la pioggia battere dall’altra parte della distesa d’acqua, sferzare gli alberi, farsi largo tra l’erba.”

“Ciò che amava più di tutto era alzarsi sopra le nuvole e poi volare nella nitida luce del sole.”

“Era un solitario ma la solitudine non gli piaceva.”

“Evviva. Il senso del volo. Liberarsi da se stessi. Ecco una buona ragione per volare.”

“Se la tua vita non ti sfreccia davanti agli occhi, vecchio mio, significa forse che non ne hai avuta una?”

“L’Irlanda.
Un magnifico Paese. Cionondimeno, un po’ selvaggio per un uomo.
L’Irlanda.”

“Sentì suonare in lontananza le campane della chiesa. Odore di prato nell’aria. Dublino. Strano trovarsi in un luogo così umido e freddo, e odoroso di terra.”

“Nei canali di scolo galleggiavano escrementi che finivano per raccogliersi qua e là in fetide pozzanghere. C’erano uomini accasciati contro le cancellate delle case, donne che si trascinavano per strada coperte di stracci. I bambini correvano a piedi nudi. Affacciate ai davanzali, creature miserande lanciavano sguardi truci alla strada. Le finestre erano sporche e rotte. I ratti sfrecciavano nei vicoli. La carcassa gonfia di un asino era stata abbandonata in un cortile. I cani si aggiravano rachitici. Ovunque un puzzo di birra rancida.”

“La firma era lo specchio del grado di umiltà di un uomo: era importante evitare gli svolazzi.”

“Voleva che sapessero cosa significasse essere marchiati: sentirsi incidere a fuoco sulla pelle le iniziali di un altro uomo; portare un giogo al collo; avere un morso di ferro in bocca; attraversare il mare a bordo di una nave devastata dal tifo; svegliarsi in una terra straniera; Stare ad ascoltare le contrattazioni sulla piazza del mercato; sentire il sibilo della frusta di cuoio; avere le orecchie mozzate; accettare, piegarsi, scomparire.”

“L’Irlanda era un paese di affamati. Un Paese che amava soffrire.”

“I soffitti erano bassi, dappertutto tranne che nella biblioteca, come a suggerire che ovunque ci si dovesse chinare, ma non di fronte ai libri.”

“Era sempre una sorpresa vedere i tetti d’Irlanda.”

“Mette giù le carte, e per un momento resta a guardare New York sfilare oltre il finestrino rigato di pioggia. I suoi gialli e i suoi grigi. I cubi di cemento del Queens. Le insegne al neon rotte. I serbatoi idrici mezzi storti, il legno marcescente. L’elaborato reticolo della metropolitana sopraelevata.”

“Ha sentito dire da qualche parte che un uomo capisce da dove viene nel momento in cui sa dove vuole essere sepolto.”

“Ad Acadia, un’estate aveva imparato a giocare a scacchi. Mossa dopo mossa. Lentezza. Prudenza. Presa. L’arrocco di re e torre lo aveva catturato. Prima, spostare il re. Poi spostare la torre oltre il re, verso il centro. Era affascinato dai bordi della scacchiera. Esisteva un detto: Cavallo al bordo, cavallo balordo.
Aveva imparato a tenere il cavallo sopra la linea dei pedoni, al sicuro, finché più avanti nel gioco non piombava al centro della scacchiera, dominando così su otto caselle d’un colpo.”

“E’ facile essere cinici. L’ottimista è un cinico più audace.”

“C’è sempre posto per almeno due verità.”

“New York spuntò come una tosse di sangue. Il sole tramontava dietro i magazzini e gli alti edifici. Degli uomini sulla banchina ostentavano il proprio disfacimento. Un altro abbaiava domande. Nome. Età. Luogo di nascita.”

“Non era per nulla la città che Lily aveva sognato. Non c’erano le carrozze eleganti trainate da possenti cavalli. Non c’erano i dandy in papillon. E nemmeno discorsi infiammati sulle rive dell’Hudson. C’erano soltanto luridi irlandesi che la apostrofavano nei modi più disdicevoli. E tedeschi taciturni. Italiani furtivi. Vagava tra loro confusa. Bambini con indosso stracci di cotone grezzo. Cani all’angolo delle strade. Plotoni di piccioni che planavano dal cielo.”

“Quando sarai lassù accanto a Dio o al diavolo, maledicili per me. Questa loro atroce fabbrica di ossa e sangue. Questa guerra intrisa d’imbecillità che getta le madri nella solitudine.”

“In quale momento si era fermata e, inconsapevolmente, girata dall’altra parte? In quale istante esatto la sua vita aveva deciso di rivelare il proprio significato?”

“Ci si alza in volo sapendo che a volte non tutto di te tornerà a terra.”

“Le nostre vite sono spesso catapultate all’interno di lunghe orbite migratorie.”

“E ci sono momenti in cui vorrei sapere cosa sarebbe successo se quello non fosse successo, e perché è successo in quel modo e cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo.”

“Non è questione di saggezza, ma più invecchio più ritengo che a forgiare le nostre vite non sia il tempo, ma la luce. Il problema è che le immagini che spesso riaffiorano sono di rado quelle che desidero ricordare.”

“Non che io creda che si finisca per essere una sedia vuota, ma di sicuro a un certo punto liberiamo spazio per gli altri.”

“Dublino assomiglia a ogni altra città. Bretelle sopraelevate. Centri commerciali. Cartelli: In vendita. Cessazione di esercizio. Svendita dello stock. Le torri di vetro deserte. la monotona rappresentazione di ciò che tutti noi siamo diventati. Lo spettacolo della vanità. Lo status quo della fame.”

“E lui, da quale spazio o da quale tempo veniva? Quali storie si portava dentro?”

“Cosa ci spingeva a percorrere simili distanze, vogando controcorrente verso il passato?”

“Sentivo in lontananza le sirene delle navi, le manovre delle barche nel porto di Dun Laoghaire. Tutti sempre di corsa per arrivare da qualche parte. Il costante desiderio di un altrove.”

“E’ sempre difficile stimare quali effetti avranno le nostre azioni, ma sono certa che le nostre storie ci sopravvivranno.”

“Il passato si sollevava e si liberava con uno scrollone. Tutto ciò che possedevo è finito nei cartoni che ho sistemato nel granaio sul retro. Un armadio pieno di abiti vintage. Vecchie racchette da tennis con presse di legno. Metri di canne da pesca e mulinelli. Vecchie scatole di proiettili. Cose inutili.”

“Il mistero ci abbandona quando le cose si rivelano, ma forse anche nell’evidenza c’è mistero.”

“Non c’è una storia al mondo che non riguardi, almeno in parte, il passato.”

“Il mondo ha questo, di ammirevole: non finisce con noi.”

Leggiamo una storia – Alison Davies

“Gli esseri umani hanno sempre raccontato storie, fin dall’inizio dei tempi. E’ una parte essenziale della comunicazione, un  modo di creare legami, di costruire un paesaggio comune e di trasmettere informazioni. Ma le storie sono anche uno straordinario strumento creativo che permette di sviluppare l’immaginazione e di esplorare il linguaggio, a qualsiasi età.”

“Questo libro spiega qual è il modo migliore per leggere al vostro bambino, e come fare per passare dalla semplice lettura all’invenzione.”

“Leggere è un eccellente modo di creare un legame fra genitori e figli; poche cose danno al bambino un maggior senso di protezione e conforto della vicinanza creata dalla condivisione di una storia.”

“Tutti i bambini amano la routine, perché sapere che cosa succederà nei vari momenti della giornata li aiuta a sentirsi al sicuro, fiduciosi e protetti.”

“Condividere l’amore per i libri e la parola scritta non significa aspettare che vostro figlio riesca a stare seduto da solo ad ascoltarvi.”

“Prima di imparare a leggere, i bambini hanno bisogno di scoprire come si maneggiano i libri.”

“Se vostro figlio chiede di leggere un libro, anche senza capirne il contenuto, è un ottimo segno.”

“Il momento della buonanotte è fatto per leggere: è lo spazio ideale per far crescere il legame che unisce genitori e figli.”

“Osservate un bambino che racconta una storia, e vedrete l’essenza del raccontare in tutta la sua gloria.”

“Le favole che curano sono storie che permettono a vostro figlio di apprendere qualcosa sulla vita in modo piacevole e divertente.”

“Le favole hanno il grande merito di aiutare a prendere confidenza con i problemi e di alleviare la paura di ciò che non si conosce.”

“Soprattutto leggere ai bambini è un modo per passare con loro del tempo prezioso e per creare quei legami che renderanno il vostro rapporto del tutto speciale.”

Utopia – Thomas More

“Provo quasi vergogna, mio caro Pietro Giles, a mandarti dopo quasi un anno questo libretto sullo Stato di Utopia dato che t’aspettavi (ne sono certo) di averlo in un mese e mezzo: sapevi infatti che in questo lavoro non c’erano problemi di invenzione né di dare particolare ordine alla materia; dovevo soltanto esporre ciò che insieme udimmo narrare da Raffaele.”

“Sono infatti continuamente in tribunale, ora per trattar cause e ora per assistervi, ora per comporre liti come conciliatore e ora a pronunciare sentenze come giudice…”

“Preferisco essere un galantuomo che un uomo di mondo.”

“I più infatti non sanno di lettere e molti anzi le disprezzano.”

“Per prima cosa tutti i capi di Stato non fanno che occuparsi di questioni militare anziché dei savi problemi della pace, ossia di qualcosa di cui non ho pratica o interesse, così mettendo molto più zelo nel cercare di guadagnarsi bene o male nuovi regni anziché nel preoccuparsi di amministrare bene quelli che posseggono…”

“D’altra parte, per naturale disposizione, ciascuno si compiace del proprio: il corvo del suo piccino e la scimmia del suo.”

“Un semplice furto non è infatti quel gran delitto che meriti d’esser punito con la morte, né esisterà mai pena così grave da impedire che rubi chi non ha altro modo per cercare di sopravvivere.”

“Mi sembra, dolcissimo padre, risposi io allora, che il togliere la vita a un uomo perché ha tolto del denaro sia qualcosa di iniquo sotto ogni punto di vista, dato che tutti i possibili beni di fortuna non possono compararsi con la vita di un uomo, come credo.”

“Diguazzare soli fra i piaceri e le delizie mentre tutt’intorno non sono che gemiti e lamenti significa in realtà essere custodi di un carcere, non di un regno.”

“Se io gettassi queste considerazioni in faccia di chi inclina tutto alla parte opposta, non parlerei forse a un sordo?”

“Non si devono infatti, diciamo la verità, dare suggerimenti o consigli che si è certi che non verranno mai accolti.”

“Ovunque domina la proprietà privata e dove tutto si misura soltanto col denaro, ivi non è possibile che in tutto si agisca con giustizia e che tutto, e giustamente, fiorisca per il bene comune. Come agire con giustizia dove il meglio finisce nelle mani dei peggiori furfanti o come sperare che il bene comune fiorisca dove tutto viene distribuito in un numero quanto mai esiguo di cittadini, senza che neppure costoro – tutti gli altri nella miseria – siano bene sotto ogni punto di vista?”

“Ecco perché sono convinto che senza abolire la proprietà privata non si potranno mai distribuire i beni con equità e giustizia né le faccende di noi mortali potranno prosperare felicemente.”

“Cura principale e quasi unica dei sifogranti è quella di badare e fare attenzione a che nessuno rimanga in ozio ma che tutti attendano con zelo alla propria professione, senza però stancarsi a lavorare da mane a sera quasi fossero bestie da soma e dovessero condurre una vita peggiori di uno schiavo.”

“Valutate quindi tra di voi quanto pochi ancora, tra questi stessi, sono quelli che si dedicano a un lavoro indispensabile dal momento che, qui dove tutto si misura col denaro, è inevitabile che si esercitino molte professioni del tutto inutili, superflue e a servizio soltanto del lusso e del capriccio.”

“E’ infatti il timore di dover mancare di alcunché ciò che ci rende avidi e rapaci; e se ciò è comune a tutti gli esseri viventi, nell’uomo è prodotto soltanto da quella superbia che reputa propria vanagloria il superar tutti con un’ostentazione fuori di luogo.”

“…se senza il ferro i mortali non possono vivere, né più né meno come senza fuoco e senza acqua, all’oro e all’argento, di cui sembra che non si possa fare a meno, la natura non ha concesso alcuna utilità e solo la follia umana ha attribuito loro valore per la loro rarità, ché anzi, come madre più che affettuosa, ha messo all’aperto ciò che ha di meglio – l’aria, l’acqua, la terra stessa – mentre ha riposto assai lontano le cose inutili e di nessun vantaggio.”

“…l’affliggere se stessi per una vana apparenza di virtù utile a nessuno o per avvezzarsi a sopportare con più coraggio avversità che probabilmente non accadranno mai, tutto questo è a loro modo di vedere l’estrema delle demenze…”

“Naturalmente pretendere con la violenza e con le minacce che ciò che tu credi vero tale debba sembrare a tutti, è oltre che un eccesso, una sciocchezza.”

“La distribuzione dei beni non si opera infatti con bassa grettezza: qui non c’è nessun povero né alcun mendicante e sebbene nessuno possegga nulla tutti sono ricchi.”

“Orbene: non è uno stato ingiunto e ingrato quello che prodiga tanti beni ai cosiddetti nobili, ai trafficanti d’oro e ad altra gente siffatta, sfaccendati o piaggiatori o inventori d’inutili piacere, e, nel contempo, non provvede invece con timore ai carbonari, ai manovali, ai cocchieri o a tutti quegli operai senza i quali lo Stato non esisterebbe affatto?”

“Esaminando dunque tra me tutti quegli Stati che oggi ovunque esistono, altro non ho trovato – Iddio m’assista! – che una cospirazione di persone doviziose che, sotto il titolo pretestuoso di organizzazione statale, non fanno che occuparsi dei propri interessi, che immaginano e inventano ogni arte e maniera per conservare anzitutto, senza tema di perderlo, ciò che hanno accumulato disonestamente e, in secondo luogo, per serbare per sé, e al prezzo più basso e volgendolo al proprio utile, quanto tutti i poveri hanno prodotto con la loro fatica.”

Il danno – Josephine Hart

“C’è un paesaggio interiore, una geografia dell’anima; ne cerchiamo gli elementi per tutta la vita.
Chi è tanto fortunato da incontrarlo, scivola come l’acqua sopra un sasso, fino ai suoi fluidi contorni, ed è a casa.”

“Ho nascosto l’imbarazzo e la pena con cui tendevo al disegno prescelto; e mi sono sforzato di essere ciò che coloro che amavo si aspettavano da me: un buon marito, un buon padre e un buon figliolo.”

“Un’infanzia felice non potrebbe essere la peggiore preparazione alla vita che ci sia? Come portare un agnello al mattatoio.
La mia infanzia, la mia adolescenza e i primi anni della mia età virile furono dominati da mio padre.”

“Decidi quello che vuoi fare e fallo – diceva mio padre.”

“E’ così, con le forti personalità. Mentre facciamo di tutto per allontanarci da loro, abbiamo sempre l’impressione che l’acqua in cui nuotiamo non sia nostra.”

“Tutte le mie ambizioni si erano realizzate. La scelta era stata sempre mia. Era una vita beata. Era una bella vita. Ma di chi era quella vita?”

“Possedeva in notevole misura la potente seduzione della serenità.”

“Il matrimonio non è quel gioco d’azzardo che diciamo. Abbiamo un certo controllo sul suo corso. La nostra scelta del coniuge è quasi sempre intelligente, oltre che romantica. Chi si comporta temerariamente, infatti, in un’impresa il cui esito desta tanto timore?”

“Il vero gioco d’azzardo sono i figli. Dal momento in cui vengono al mondo, aumenta la nostra debolezza. Invece di essere qualcosa di nostro, da plasmare e modellare mettendo a frutto il meglio della nostra esperienza e della nostra volontà, essi sono se stessi. Dalla nascita sono il centro della nostra vita, e il rischioso limitare dell’esistenza.”

“Diciamo che la vita è dolce, che grandi sono le sue soddisfazioni. Tutto questo diciamo nel passare come sonnambuli attraverso i giorni e le notti che formano la nostra vita. Lasciamo che il tempo ci investa come una cascata, credendolo infinito. Eppure ogni giorno che ci tocca, e ogni uomo sulla terra, è unico; irredimibile; finito. E comincia un altro lunedì.”

“Mostrarsi privo di ambizioni tra gli ambiziosi è il sistema migliore per suscitare odio o paura.”

“E’ inquietante, la bellezza, nei nostri figli.”

“E là giacemmo. Senza parlare, senza fare un movimento, fino a quando alzai la testa e la baciai. E alla fine l’antichissimo rituale s’impossessò di noi, e io morsi, strinsi e lacerai, ripetutamente, mentre i nostri corpi si alzavano e si abbassavano, si alzavano e sprofondavano nel deserto.
Più tardi ci sarebbe stato tempo per la pena e il piacere che la passione presta all’amore.”

“Ho subìto un danno. Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.”

“Del suo corpo non ho molto da dire. Era semplice ed essenziale. Non potevo sopportarne la mancanza. Il piacere era incidentale. Mi gettavo su di lei, come sulla terra.”

“E intorno a ogni mio incontro con lei girava questo nastro di certezza: che la mia vita era già finita. Era finita nell’istante in cui l’avevo vista per la prima volta.
Era tempo rubato alla vita. Come un acido esso si spandeva in tutti gli anni che mi stavano alle spalle, bruciando e distruggendo.”

“Il nostro equilibrio mentale dipende essenzialmente dalla nostra ristrettezza di vedute: la capacità di selezionare gli elementi decisivi per la sopravvivenza, mentre si ignorano le grandi verità. Così vive l’individuo la sua vita quotidiana, senza prestare l’attenzione dovuta al fatto che non ha alcuna garanzia del domani.”

“Poi, mentre quello strano giorno di trionfo e di sconfitta si approssimava alla fine, Parigi la magnifica emerse dalle ombre della sera. Potente e implacabile, la sua maestà sembrava sottolineare la mia debolezza e la mia fragilità.”

“Chiusi gli occhi. Un terrore infantile m’invase. In sogno, quando si cade, si muore. Se si tocca terra.”

“Forse il diavolo stava alle mie spalle, per consegnarmi felicemente al male.”

“Ho sempre saputo quello che volevo. Un marito, dei figli, tranquillità e progresso.”

“Che cosa c’è da dire dei funerali? Si somigliano tutti e ciascuno di essi è unico. Sono l’ultima separazione, l’ultimo abbandono. Chi di noi, infatti, seguirebbe volentieri il corpo nella bara, sottoterra o nel fuoco o nell’acqua? Generalmente si ama la vita più dell’amore più sacro. In questa consapevolezza sta il principio della nostra crudeltà e della nostra sopravvivenza.”

“Il peccato era il prezzo. Il peccato. Avevo io, una volta nella vita, il coraggio di peccare?”

“I segreti della camera da letto giacciono sepolti sotto strati di tempo e di abitudini, figli, lavoro, ricevimenti, malattie, e la miriade di altri riti e di altri eventi con i quali noi alleviamo ogni pena.”

“C’era troppo ordine.. Un’assenza di caos e di passione. Il suo volto s’irrigidì, come se Martyn avesse parlato senza muovere le labbra. La sua voce era piana. E’ così che il più delle volte riveliamo il nostro dolore. Lo sforzo di reprimerlo svuota le parole di ogni colore ed espressione.”

“Un’ellittica intimità, ecco il voto matrimoniale dei buoni compagni. Voti mantenuti dietro le porte chiuse di camere da letto dove la coppia, avvolta nei sudari di uno spento desiderio, trova il piacere al quale ha diritto. A poco a poco si convince, altresì, di non essere stata frodata in questa roulette di impassibile passione. E’ una cosa che si tramanda da una generazione all’altra. Il sano vincolo matrimoniale.”

“A questo mondo ci sono delle persone, innocenti a modo loro, che recano danno.”

“Del male che si annidava nella mia anima non c’era nessuna traccia.”

“…quella che ho non è una relazione, no, non è una relazione. E’ qualcosa che mi consuma, anima e corpo.”

“Anche se può arrivare con sorprendente repentinità, l’orrore divora lentamente la sua preda. Nelle lunghe ore di giorni e di anni, esso spande la sua tenebra fosca in ogni angolo della creatura che ha conquistato.”

“Lentamente il dolore si stanca e si addormenta, ma non muore mai. Col tempo si abitua al suo carcere, e un rapporto di rispetto si sviluppa tra carceriere e detenuto.”

“Davanti alla morte sono indispensabili il silenzio e la soggezione. Perché le lacrime e le grida non sono reali: sono soltanto l’eco di un dolore che è cominciato con la prima morte. E che all’ultima cesserà con un sospiro.”

“Per quelli di voi che ne dubitano: questa è una storia d’amore.
E’ finita.
Altri saranno più fortunati.
Auguro loro ogni bene.”

La conquista della felicità – Bertrand Russell

“Fintanto che godono di buona salute e hanno di che nutrirsi sufficientemente, gli animali sono felici. Gli esseri umani dovrebbero esserlo, parrebbe, ma nel mondo odierno non lo sono, per lo meno nella grande maggioranza dei casi.”

“E l’infelicità la incontrerete ovunque…”

“Nella folla delle ore di lavoro riconoscerete l’ansietà, un’eccessiva concentrazione, la dispepsia, la mancanza d’interesse per tutto quanto non sia la lotta per la vita, l’incapacità di divertirsi e di rendersi conto dell’esistenza dei propri simili.”

“O ancora, osservate il vostro prossimo ad un trattenimento. Tutti arrivano decisi a divertirsi, ma si tratta di quella stessa rabbiosa risolutezza con la quale uno si propone di non perdere il controllo di sé dal dentista. E’ opinione comune che bere e fare la corte a una ragazza siano i passaggi obbligati per arrivare all’allegria, così la gente si affretta a ubriacarsi, e cerca di non avvertire il disgusto che i suoi compagni le ispirano.”

“Il solo effetto che l’alcool abbia su di loro è di far salire alla superficie il senso della colpa, che in condizioni più normali viene soppresso dalla ragione.”

“Che cosa può fare un uomo, o una donna, qui e al momento attuale, nella nostra nostalgica società, per conquistarsi la felicità?”

“Il mio intento è di suggerire un rimedio contro quel quotidiano, comune scontento del quale soffre la maggior parte della gente nei paesi civili e che è tanto più insopportabile in quanto, non avendo alcuna causa esterna evidente, sembra inevitabile.”

“Se chiedete a qualsiasi uomo in America, o a qualsiasi uomo d’affari in Inghilterra, che cos’è che più gli impedisce di godere l’esistenza, vi risponderà: La lotta per la vita.”

“Quindi, ciò che la gente intende per la lotta per la vita, è in realtà la lotta per il successo. Ciò che la gente teme, quando si impegna nella lotta, non è di non poter mangiare il giorno dopo, ma di non riuscire a farsi invidiare dai propri vicini.”

“Fintanto che egli, non soltanto desidera il successo, ma è profondamente persuaso che sia un dovere dell’uomo inseguire il successo, e che un uomo che non si comporta così è un miserabile, la sua vita sarà troppo affannosa e troppo concentrata per essere felice.”

“Per parte mia, quello che vorrei ricavare dal denaro sarebbe una vita agiata su basi sicure.”

“Per di più, l’aver fatto denaro sta a dimostrare, per comune riconoscimento, che si ha del cervello. Un uomo che fa molto denaro è un uomo abile; un uomo che non ne fa, non lo è.”

“Una continua accelerazione diventa fatale, e la sua conclusione sono le droghe e il collasso. Il rimedio a questo stato di cose sta nell’ammettere una parte di svago sano e tranquillo in un equilibrato ideale di vita.”

“Alla noia, quale uno dei fattori del comportamento umano è stata data, a parer mio, molto meno attenzione di quanta essa ne meriti. Essa è stata, credo, una delle grandi forze motrici attraverso la storia, e tale è più che mai ai nostri tempi.”

“Una certa capacità di sopportare la noia è quindi indispensabile per avere una vita felice, ed è una delle cose che si dovrebbero insegnare ai giovani.”

“La capacità di sopportare una vita più o meno monotona dovrebbe essere acquisita nell’infanzia. I genitori moderni sono molto da biasimare a questo riguardo; essi offrono ai loro figli troppi divertimenti passivi, come  gli spettacoli e i dolciumi, senza rendersi conto dell’importanza che ha per un bambino il trascorrere un giorno uguale all’altro, ad eccezione, naturalmente, di qualche rara occasione.”

“Il ritmo della vita della terra è lento; l’autunno e l’inverno le sono indispensabili quanto la primavera e l’estate, e il riposo è essenziale come il moto. Per il bambino, ancor più che per l’uomo, è necessario conservare qualche contatto con il flusso e il riflusso della vita terrestre.”

“Per essere felici, la vita deve trascorrere per lo più tranquilla, poiché la vera gioia può vivere soltanto in un’atmosfera di tranquillità.”

“La specie di fatica più nociva, al giorno d’oggi, nelle comunità progredite, è la fatica nervosa. Questa specie di fatica è, abbastanza stranamente, più pronunciata tra gli abbienti, e tende ad essere molto minore tra chi lavora di braccia che non tra gli uomini d’affari e gli intellettuali.”

“Un’altra cosa che ci affatica senza che ce ne rendiamo conto è la presenza costante di estranei.”

“Gli uomini si portano a letto le loro preoccupazioni, e nelle ore notturne, quando dovrebbe ricuperare nuove energie per affrontare i fastidi del giorno seguente, continuano a rimuginare problemi per i quali al momento non possono fare nulla, considerandoli non con quella lucidità atta a suggerire loro una sana linea di condotta per il giorno dopo, ma in preda a quell’irragionevole agitazione mentale che, nelle ore di insonnia, intorbidisce il cervello.”

“L’uomo saggio medita sui suoi crucci soltanto quando è di qualche utilità il farlo; in altri momenti pensa ad altre cose o, se è notte, a niente.”

“Ma è possibilissimo allontanare da sè i piccoli problemi di ogni giorno, eccetto che nel momento in cui si deve risolverli. E’ sorprendente vedere come, sia la felicità che il rendimento d’una persona possano aumentare quando si educhi la mente all’ordine, la si abitui a pensare adeguatamente a una cosa al momento giusto, anziché inadeguatamente in qualsiasi momento.”

“Quando occorre prendere una decisione grave o difficile, non appena disporrete di tutti i dati concentratevi del vostro meglio sulla questione e decidete; una volta presa la decisione, non tornatevi più sopra, a meno che veniate a conoscenza di qualche fatto nuovo. Nulla stanza quanto l’indecisione, e nulla è altrettanto sterile.”

“Uno dei sintomi di un prossimo collasso nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante, e che concedersi un pò di vacanza sarebbe causa di chissà quali disastri. Se fossi medico prescriverei una vacanza a tutti quei pazienti che considerano importante il loro lavoro.”

“Ho constatato, per esempio, che, se devo scrivere su qualche argomento piuttosto difficile, la cosa migliore è che io mi concentri su di esso per poche ore o pochi giorni molto intensamente, il più intensamente possibile, e poi dia ordine, per così dire, che il lavoro proceda per suo conto. Dopo qualche mese ritorno consciamente sull’argomento e trovo che il lavoro è stato fatto.”

“Se vi fosse più coraggio, vi sarebbe meno ansietà, e quindi meno fatica, poiché le stanchezze nervose cui vanno soggetti oggidì gli uomini e le donne sono in grandissima parte dovute a paure, siano esse coscienti od incoscienti.”

“Dopo l’ansietà, una delle più forti cause di infelicità è probabilmente l’invidia. L’invidia è, direi, una delle passioni umane più radicate e universali.”

“Una giustizia distributiva rigida, assoluta ed invariabile, deve essere osservata da chiunque debba occuparsi di bambini.”

“Ci si può liberare dell’invidia gustando le gioie che si trovano sul proprio cammino, svolgendo il lavoro che si deve svolgere, ed evitando di fare confronti con coloro che reputiamo, forse erroneamente, molto più fortunati di noi.
Un’inutile modestia è molto simile all’invidia.”

“L’instabilità del mondo moderno e le dottrine egualitarie della democrazia e del socialismo hanno enormemente esteso il campo dell’invidia.”

“Perché la propaganda è tanto più efficace quando incita all’odio, di quando tenta di incitare a sentimenti d’amicizia? La ragione sta evidentemente nel fatto che il cuore umano, quale la civiltà moderna lo ha fatto, è più propenso all’odio che all’amicizia. Ed è propenso all’odio perché è insoddisfatto, perché nel profondo sente, forse anche inconsciamente, di aver perduto il senso della vita; sente che forse gli altri, ma non noi, si sono assicurati le belle cose che la natura offre per la gioia dell’uomo.”

“La felicità veramente soddisfacente si accompagna al pieno esercizio delle nostre facoltà e alla completa comprensione del mondo nel quale viviamo.”

“Se ci fosse dato per magia il potere di leggere nel pensiero altrui, suppongo che la prima conseguenza sarebbe la fine di tutte le amicizie.”

“I motivi che ci spingono a fare del bene raramente sono puri come ci immaginiamo…”

“Tutto quello che si deve fare può essere fatto bene soltanto con l’aiuto di un certo entusiasmo, e provare entusiasmo per qualche cosa è difficile se non vi è un motivo egoistico.”

“Riconoscere che il proprio merito non è così grande come si sperava può essere doloroso momentaneamente, ma si tratta di un dolore che ha una fine, oltre la quale diventa di nuovo possibile godere di una vita felice.”

“Poche persone possono essere felici se, nel complesso, il loro modo di vivere e il loro concetto del mondo non sono approvati da coloro con i quali esse hanno dei rapporti sociali, e più particolarmente da coloro con i quali vivono.”

“Ma se il suo lavoro lo costringe a vivere in un luogo più piccolo, e più particolarmente se gli è necessario conservare il rispetto della gente mediocre, come è il caso, ad esempio, per un dottore o un avvocato, egli può trovarsi costretto, praticamente per tutta la vita, a nascondere i suoi veri gusti e le sue vere convinzioni alla maggior parte della gente che incontra nel corso della giornata.”

“Gli argomenti dei genitori non dovrebbero essere una ragione sufficiente per rinunciare a tentare.”

“Il segreto della felicità è questo: fate in modo che i vostri interessi siano il più possibile numerosi e che le vostre reazioni alle cose e alle persone che vi interessano siano il più possibile cordiali anziché ostili.”

“La vita è troppo breve per potersi interessare a tutto, ma è bene interessarsi a tutte quelle cose che sono necessarie per riempire la nostra giornata.”

“Nel caso dell’alcoolizzato la cosa è chiara: gli uomini bevono per dimenticare. Se nelle loro vite non vi fossero spettri, l’ubriachezza non sarebbe per loro più piacevole della sobrietà. Come dice il leggendario cinese: Io non bevo per bere, bevo per ubriacarmi. Ciò è tipico di tutte le passioni eccessive e unilaterali. Non è il piacere nell’oggetto in sé che si cerca, ma l’oblio.”

“Di tutte le forme di prudenza, la prudenza nell’amore è forse la più fatale alla vera felicità.”

“La paternità che un tempo era trionfante esercizio del potere, è diventata timida, ansiosa e piena di scrupoli di coscienza.”

“E’ quindi importante, nell’interesse del bambino quanto in quello della madre, che la maternità non le precluda tutti i suoi altri interessi e le sue altre attività.”

“La creazione di una organizzazione può essere un lavoro di importanza estrema. E tale è il lavoro di quei pochi uomini che hanno dedicato la loro vita a creare l’ordine dal caos, e di questi, nella nostra epoca, Lenin è il tipo supremo.”

“Senza il rispetto di se stessi, la vera felicità difficilmente è possibile. E l’uomo che si vergogna del suo lavoro non può avere rispetto di se stesso.”

“La fermezza dei propositi non è sufficiente per rendere felice la vita, ma è una condizione quasi indispensabile per una vita felice. E la fermezza dei propositi si manifesta soprattutto nel lavoro.”

“Una delle fonti di infelicità, di stanchezza e di tensione nervosa, è l’incapacità a interessarsi a nulla che non abbia una importanza pratica nella propria vita.”

“L’uomo che riesce a dimenticare il suo lavoro quando è finito, e a non ricordarlo fino a quando, il giorno dopo, ricomincerà, farà probabilmente il suo lavoro molto meglio dell’uomo che ci pensa di continuo anche nelle ore intermedie.”

“Per l’uomo amante dei libri una lettura che non abbia a che fare con le sue attività professionali è molto soddisfacente.”

“…l’uomo che non fa nulla per distrarre la mente e si lascia dominare completamente dal suo turbamento, non è saggio e si rende meno atto ad affrontare le difficoltà, quando verrà il momento dell’azione.”

“Non serve a nulla abbandonarsi senza ritegno al proprio dolore in occasioni simili. Il dolore è inevitabile e lo si deve aspettare, ma si deve fare tutto quanto è possibile per minimizzarlo.”

“Il lasciarsi abbattere da una perdita, o persino da parecchie perdite, non è cosa da ammirarsi come prova di sensibilità, bensì da deplorarsi come difetto di vitalità. Tutti i nostri affetti sono alla mercé della morte, che può colpire coloro che amiamo in qualsiasi momento. E’ quindi necessario che la nostra vita non abbia quella limitata intensità che pone tutto il significato e lo scopo della vita stessa alla mercé di un incidente.”

“Felice è l’uomo che vive obbiettivamente, che ha affetti liberi e vasti interessi, che si assicura la felicità mediante questi interessi e questi affetti e mediante il fatto che essi, a loro volta, fanno di lui un oggetto di interesse e di affetto per molti altri.”

“Indubbiamente dobbiamo desiderare la felicità di coloro che amiamo, ma non quale alternativa alla nostra felicità.”

“L’uomo felice è colui che non soffre di alcuna di queste mancanze di unità e la cui personalità non è né in contrasto con se stessa, né in contrasto col mondo. Un uomo siffatto si sente cittadino dell’universo, gode liberamente dello spettacolo che offre e delle gioie che arreca, non turbato dal pensiero della morte, perché non si sente realmente separato da coloro che verranno dopo di lui. E’ in questa profonda unione istintiva con la corrente della vita che si trova la massima gioia.”

Perché non sono cristiano – Bertrand Russell

“Si è detto che la mia avversione all’ortodossia religiosa si sia attenuata. Questa voce è completamente infondata. Penso che tutte le grandi religioni del mondo – buddismo, induismo, cristianesimo, islamismo e comunismo – siano, a un tempo, false e dannose.”

“Da parte mia, penso che è meglio fare un poco di bene piuttosto che molto male.”

“L’educazione dovrebbe mirare alla libertà della mente dei giovani, e non al suo imprigionamento in una rigida armatura di dogmi destinati a proteggerla, nella vita, contro i pericoli dell’evidenza imparziale. Il mondo necessita di menti e di cuori aperti, non di rigidi sistemi, vecchi o nuovi che siano.”

“Ora, vi dico perché non sono cristiano: in primo luogo, perché non credo in Dio e nell’immortalità; e in secondo luogo, perché Cristo, per me, non è stato altro che un uomo eccezionale.”

“Nell’uomo c’è il desiderio di credere in Dio per bisogno di sicurezza e di protezione.”

“C’è un grave difetto nella morale di Cristo: Egli predicava l’inferno. A mio giudizio, chiunque abbia in sé un poco di umanità non può credere nel castigo eterno.”

“Il cristianesimo, così com’è organizzato, è stato ed è tuttora il più grande nemico del progresso morale nel mondo.”

“Secondo me la religione si basa, essenzialmente, sulla paura. In parte è il terrore dell’ignoto, in parte, come ho già detto, è il bisogno istintivo di immaginare qualcuno che ci aiuti e ci protegga nei pericoli: suppergiù una specie di fratello maggiore.”

“Dobbiamo essere pratici, vedere il mondo nella sua giusta luce, coi suoi pregi e i suoi difetti. Non dobbiamo temerlo ma conquistarlo con l’intelligenza, e non esserne schiavi.”

“Il mio concetto di religione è simile a a quello di Lucrezio: la considero una specie di malattia, frutto della paura e fonte di indicibile sofferenza per l’umanità.”

“L’aspetto peggiore della religione cristiana è il suo atteggiamento riguardo al sesso: atteggiamento morboso e innaturale che può essere spiegato soltanto se messo in relazione con lo stato del mondo civile nel periodo della decadenza dell’impero romano.”

“Per conto mio la conoscenza è sempre utile e necessaria a tutti, in ogni età e in qualsiasi campo.”

“E’ assurdo imporre a un fanciullo l’ignoranza di cose che egli è ansioso di conoscere.”

“Non credo ci sia un solo santo, in tutto il calendario, la cui santità sia dovuta a opere di vera utilità pubblica.”

“Il mio trisavolo, osservando lo spessore della lava sulle pendici dell’Etna, giunse alla conclusione che il mondo doveva essere più vecchio di quanto supponessero questi ortodossi.”

“Forse l’umanità è alla soglia di un periodo aureo; ma per poterla oltrepassare sarà prima necessario trucidare il drago di guardia alla porta: questo drago è la religione.”

“Dio e immortalità, dogmi basilari della religione cristiana, non hanno alcun fondamento scientifico.”

“Se non temessimo la morte e se non ci interessasse di vivere il più a lungo possibile, credo che l’idea dell’immortalità non sarebbe mai sorta. La paura, individuale o collettiva, domina buona parte della nostra vita sociale; la paura di fronte alla natura dà origine alla religione.”

“Anche se le finestre spalancate dalla scienza al primo momento ci fanno rabbrividire, abituati come siamo al confortevole tepore casalingo dei miti tradizionali, alla fine l’aria fresca di rinvigorirà.”

“Conoscenza e amore non hanno confini, cosicché una vita, per quanto retta, è sempre suscettibile di miglioramento.”

“Le persone il cui affetto ci appaga devono non soltanto volerci bene, ma anche capire cosa ci occorre per la nostra felicità.”

“Due persone che si amano hanno successo insieme o insieme falliscono; ma se si odiano, il successo dell’una è il fallimento dell’altra.”

“In tutti gli stadi dell’educazione, l’influenza della superstizione è disastrosa. Il bambino, in generale, ha l’abitudine di pensare: uno degli scopi degli attuali sistemi educativi è di combattere questa abitudine. Le curiosità su argomenti scabrosi vengono rintuzzate con Zitto! Non sta bene! e con un castigo.”

“Si dovrebbe insegnare loro che mettere al mondo un essere umano è una cosa molto seria, da farsi solo quando si ha la certezza di potere assicurare alla creatura buone condizioni di salute, un ragionevole benessere economico e un costante affetto familiare.”

“Quando le regole possono essere rispettate solamente a scapito della felicità, è meglio infrangerle che osservarle, ed è tempo che siano abolite.”

“Per condurre una vita retta nel senso più ampio, un uomo deve possedere una buona educazione, amici, amore, figli (se li desidera), mezzi sufficienti che lo tengano lontano dal bisogno e dalle preoccupazioni, buona salute e un lavoro soddisfacente.

“La vita retta deve essere vissuta in una buona società, altrimenti non è pienamente realizzabile.”

“Soltanto la giustizia può dare la sicurezza; e per giustizia intendo il riconoscimento di uguali diritti per tutti gli esseri umani.”

“La fede in una vita futura non nasce da argomenti razionali, bensì da emozioni. Fra queste, la più importante è la paura della morte, istintiva e biologicamente utile.”

“Anch’io fui educato da protestante, e uno dei versetti che maggiormente colpirono la mia mente giovanile è questo: Tu non seguirai la moltitudine per fare il male.”

“La verità che entra in un tribunale non è la verità nuda, ma la verità in abbigliamento legale, coperta nelle sue parti meno decenti.”

“Se in un tribunale desiderate parlare di un fatto delicato, non soltanto il giudice e il pubblico ministero, ma anche il vostro avvocato vi zittiranno.”

“Sono certo che James Watt non aveva intenzione di fondare una famiglia matriarcale; tuttavia, dando agli uomini la possibilità di lavorare lontano dall’abitazione, ha determinato questa trasformazione in buona parte della popolazione urbana.”

“A questo punto il lettore si attenderà forse una definizione del peccato. Eccola: il peccato è ciò che spiace a coloro che sovrintendono all’educazione.”

“L’esiguità del nucleo familiare moderno ha dato ai genitori un nuovo senso del valore dei figli. Coloro che hanno soltanto due figli non desiderano che muoiano, mentre i genitori vecchio stampo, con dieci o quindici figli, potevano perderne la metà senza sentirne rimpianto.”

“Ma il problema di assicurare un adeguato numero di nascite diventerà probabilmente attuale a non lungo andare, poiché la denatalità continua e presto si determinerà una diminuzione della popolazione o, in ogni caso, della popolazione valida. Se la medicina riuscisse ad allungare la vita della gente sino a cent’anni, la comunità non ne trarrebbe grande utile.”

“Sia detto e ripetuto con franchezza: non c’è niente di male nel sesso, mentre è malefica l’ombra di mistero in cui si cerca di nasconderlo.”

“Oggi c’è meno gente che vive isolata: la fede nel fuoco infernale va affievolendosi; in una grande città nessuno è al corrente di ciò fa il suo vicino. Non ci si deve perciò sorprendere che uomini e donne siano meno propensi a una rigida monogamia di quanto lo fossero prima della moderna era industriale.”

“La gelosia, pur avendo radici istintive, è soprattutto convenzionale. Dato che, comunemente, il marito tradito è oggetto di derisione, l’uomo è geloso della propria moglie, anche se per lei non prova più alcun sentimento. Pertanto, la gelosia è strettamente connessa al senso di possesso, e non la si riscontra quando questo viene meno.”

“In terzo luogo, il divorzio dovrebbe essere possibile senza reciproco biasimo, e non dovrebbe mai essere considerato disonorante. Un matrimonio senza figli dovrebbe poter finire quando uno degli interessati lo desiderasse; qualsiasi matrimonio dovrebbe poter terminare per mutuo consenso, dopo un anno di convivenza.”

“Consideriamo ora la questione della conoscenza sessuale nella prima età. Non c’è alcun motivo valido, di nessun genere, per tacere qualcosa nei discorsi con i bambini.”

“Non c’è attenuante per chi inganna i bambini.”

“Una democrazia in cui la maggioranza esercita tutto il potere può essere tirannica quanto una dittatura. Il rispetto per la minoranza, che è essenziale in una saggia democrazia, non è sempre sufficientemente osservato.”

“Anche se ne avessi il potere, non cercherei mai di impedire ai miei oppositori di essere ascoltati, anzi fornirei loro tutte le agevolazioni e lascerei che la decisione scaturisse dal dibattito.”

“La fondamentale differenza tra concezione liberale e non liberale sta nel fatto che la prima considera tutte le questioni aperte alla discussione e tutte le opinioni accessibili al dubbio, mentre per la seconda certe opinioni sono incontestabili a priori, e nessun argomento è valido contro di esse.”

“Una delle cose più importanti da sviluppare negli istituti scolastici di una nazione democratica è la facoltà critica degli allievi.”

“Se la censura mette un bavaglio all’insegnante, l’opera di costui non servirà più allo scopo e produrrà, anziché una nazione di uomini, un branco di fanatici e bigotti.”

“In ogni Stato, ripeto, qualunque sia la forma di governo, la tutela della libertà richiede l’esistenza di organizzazioni in certa misura indipendenti dallo Stato, e fra queste vanno incluse le università.”

“L’esercizio del potere è piacevole, specie quando è un oscuro individuo che lo esercita su una persona eminente.”

“La persecuzione dell’intelligenza è un danno gravissimo per qualunque paese e frequentemente è stata causa di rovina nazionale. Ne è un esempio la Spagna, dove l’espulsione dei mori e degli ebrei determinò la decadenza dell’agricoltura e la adozione di una politica finanziaria dissennata.”

“Nella gente di oggi si riscontra spesso un’indifferenza alla verità, che non posso fare a meno di giudicare estremamente pericolosa.”

“I discepoli si allontanano sempre, sotto qualche aspetto, dalla dottrina del maestro.”

“Per me, le virtù importanti sono la bontà e l’intelligenza.”

“Il mondo non ha bisogno di dogmi, ha bisogno di libera ricerca.”

Il vicario di Wakefield – Oliver Goldsmith

“Sono sempre stato dell’opinione che un onestuomo che si sposi e che tiri su una famiglia numerosa sia più utile di colui che rimane celibe pur continuando a parlare di progenie.”

“I miei figli erano le creature della temperanza, poiché venivano educati rigidamente in modo da farli crescere sani e robusti: i maschi arditi e intraprendenti e le femmine belle e fiorenti.”

“Ora siamo poveri, miei cari, e la saggezza ci impone di conformarci alla nostra umile situazione. Perciò abbandoniamo senza rimpianti quei lussi per causa dei quali molti cadono in rovina e ricerchiamo nell’umiltà quella pace che ci può rendere felici.”

“Và figlio mio, qualunque sarà il tuo destino fatti vedere una volta l’anno; conserva un cuore puro, e addio.
Non avevo alcun timore di lanciarlo nudo nell’anfiteatro della vita, poiché era integro e onesto e sapevo che si sarebbe comportato bene sia in caso di vittoria che di fallimento.”

“L’adulazione segue sempre l’ambizioso, che si compiace delle lusinghe più di che di qualsiasi altra cosa.”

“Ma più veniva disprezzato dagli altri, più si disprezzava. Il suo animo si era nutrito della loro adulazione e ora, senza più quel sostegno, non riusciva a trovare nel suo cuore una valida consolazione, poiché non ve l’aveva mai cercata.”

“La virtù che ha bisogno di essere sorvegliata continuamente non vale neanche quanto il suo guardiano.”

“Ben fatto, figli miei, l’ospitalità è uno dei primi doveri cristiani. Le bestie si ritirano nelle loro tane e gli uccelli volano verso i loro nidi; ma l’uomo in difficoltà può trovare rifugio solo presso i suoi simili.”

“Non dobbiamo giudicare i sentimenti degli altri basandoci su come ci sentiremmo noi al loro posto. Per quanto la tana della talpa appaia oscura ai nostri occhi, tuttavia l’animale la trova abbastanza luminosa.”

“Le battute dei ricchi hanno sempre successo.”

“I poveri che vogliono mescolarsi solo con i ricchi, sono odiati da quelli che ripudiano e disprezzati da coloro che imitano. Le relazioni impari sono sempre dannose per la parte più debole: i ricchi ne traggono i vantaggi e i poveri gli inconvenienti.”

“Il dolore che la coscienza infligge all’uomo che ha già sbagliato, si supera facilmente: la coscienza è codarda e quegli sbagli che non riesce a prevenire per mancanza di determinazione, raramente sa giudicarli con equanimità.”

“Il dotto può essere imprudente, lo statista orgoglioso, e il combattente feroce: ma dobbiamo preferire a questi l’umile operaio che procede laboriosamente nella vita senza infamia né lode? Allora preferiremmo anche gli scrupolosi dipinti della scuola fiamminga alle rappresentazioni erronee, ma sublimi, dei pittori italiani.”

“L’uomo si rende poco conto di quali calamità possa sopportare finché non le prova.”

“L’umanità è destinata a sottomettersi, qualcuno è nato per comandare e altri per obbedire; la questione è, perché ci devono essere tiranni, se sia meglio averli nella nostra stessa casa, o nello stesso paese, o più lontano, nella metropoli.”

“Ora, il possessore di una ricchezza accumulata, quando sia fornito delle necessità e dei piaceri della vita, non ha altro modo di impiegare le superfluità della sua fortuna se non nell’acquisto di potere.”

“La misi in guardia contro la riprovazione del mondo, le ricordai che i libri sono dei dolci e irreprensibili compagni per lo sventurato e che, se non riescono a farci godere la vita, almeno ci insegnano a sopportarla.”

“…l’allegria non può mai essere imposta, perché sarebbe penosa.”

“…il cuore sepolto in una cella è prezioso quanto quello insediato in un trono.”

“Ormai non avevo più nulla da desiderare in questa vita, tutti i miei affanni erano risolti, la mia soddisfazione era indicibile. Non mi rimaneva altro che dimostrare una gratitudine maggiore nella buona sorte di quanta fosse stata la mia sopportazione in quella avversa.”

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